Emilia-Romagna, finanziamenti per Innovazione e Alta Formazione: 2,5 milioni di euro per progetti nella Regione

Emilia-Romagna, finanziamenti per Innovazione e Alta Formazione: 2,5 milioni di euro per progetti nella Regione.

Intelligenza artificiale, telemedicina, città intelligenti. Sono solo alcuni degli ambiti di intervento dei progetti a cura di università ed enti di formazione, finanziati dalla Regione Emilia-Romagna con 2,2 milioni di euro. Progetti che non trascurano i settori di punta dell’economia regionale, come quelli dei motori e del packaging. Inoltre, una seconda delibera destina ulteriori 300mila euro all’alta formazione in ambito musicale.

I due bandi hanno l’obiettivo di sostenere e incrementare la capacità di attrarre talenti e idee di valore, rafforzando la collaborazione tra pubblico e privato, così come l’integrazione tra strategie europee, nazionali, regionali e territoriali. I requisiti di accesso variano a seconda dei corsi: nella maggior parte dei casi sono rivolti a persone già laureate o impegnate in un percorso accademico. I corsi partiranno nei prossimi mesi e si concluderanno nel 2026.

Destinatari dei finanziamenti del primo bando sono: Università Cattolica del Sacro Cuore (154mila euro per la sede di Piacenza), Università di Parma (642mila euro), Università di Modena e Reggio Emilia (500mila euro), Università di Ferrara (147mila euro), Università di Bologna (592mila euro), Fondazione Biagi (154mila euro).

Saranno organizzati 33 percorsi di alta formazione che, valorizzando eccellenze, esperienze e specificità e rafforzando le reti di collaborazioni tra le Università, gli Istituti AFAM e gli enti dell’alta formazione, renderanno disponibile un’offerta articolata di opportunità per permettere alle persone di arricchire e/o completare i propri percorsi universitari, acquisendo competenze funzionali ad accompagnare la duplice transizione dei sistemi regionali di produzione di beni e servizi e la qualificazione del territorio e delle comunità.

Nello specifico i percorsi si collocano negli ambiti della sostenibilità ambientale e dell’economia circolare, della valorizzazione del patrimonio culturale attraverso strumenti digitali, dell’innovazione nei materiali e nei processi di produzione del packaging, della progettazione di città intelligenti che azzerino il consumo di suolo. Ancora, si approfondiranno le opportunità che transizione digitale e big data offrono alla sanità con riferimento, per esempio, alla telemedicina e alla robotica chirurgica, si progetteranno nuovi modelli di intelligenza artificiale, si studierà la lotta alle discriminazioni e l’ottimizzazione della gestione delle risorse umane, l’applicazione delle nuove tecnologie nell’ambito della mobilità sostenibile con particolare riguardo alla tradizione di ingegneria motoristica della regione.

Destinataria del secondo bando, l’Università di Bologna in collaborazione con la Fondazione Accademia Filarmonica di Bologna, la Fondazione Scuola di Musica Carlo e Guglielmo Andreoli e il Conservatorio G. B. Martini di Bologna.

Sarà realizzato un corso di alta formazione per strumentisti solisti in due edizioni, con la presenza di docenti concertisti di fama internazionale. Sono previste iniziative di confronto e scambio quali seminari, webinar, workshop, master class: eventi capaci di ampliare le relazioni tra i diversi soggetti internazionali che operano nell’ambito della formazione musicale. Il corso costerà complessivamente 370mila euro, di cui 300mila di finanziamento pubblico regionale.

I bandi regionali

Il primo dei due bandi regionali approvati lo scorso maggio ha messo a disposizione circa 2,2 milioni di euro: 1,2 milioni provengono dal Fondo Sociale Europeo Plus e sono stanziati per rendere disponibile un’offerta di formazione che consenta alle persone, indipendentemente dalla propria condizione nel mercato del lavoro, di acquisire le competenze necessarie per un lavoro di qualità, adeguando, rafforzando e rendendo maggiormente spendibile il proprio profilo professionale. Ulteriori 970mila euro invece sono stati destinati a servizi complementari, pensati cioè per valorizzare tali attività formative, ampliare i potenziali destinatari (anche e soprattutto con un occhio rivolto ai talenti all’estero da attrarre) arricchendo l’offerta, dove necessario, con seminari e interventi specifici per l’internazionalizzazione e l’attrattività, di confronto e scambio tra diversi Enti e istituzioni in una dimensione nazionale e internazionale, nonché finalizzati ad accompagnare e documentare le diverse attività per qualificare l’analisi dei fabbisogni e degli impatti attesi.

Il secondo bando richiedeva a soggetti specializzati nell’ambito musicale di valorizzare metodologie e modalità didattiche in grado di pensare a una formazione capace di favorire la socializzazione e la costruzione di comunità, che al contempo fosse personalizzabile e attraente per persone impegnate in istituzioni e contesti internazionali.

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